IL TEMPIO DI GIOVE
Aesernia diviene colonia latina nel 263 a.C., a conclusione della Terza Guerra Sannitica (290 a.C.).
L’erezione di un grande tempio – dedicato con molta probabilità – alla triade capitolina (Giove, Giunone e Minerva), culto ufficiale nel mondo romano, è da mettere in relazione con questa data. Del tempio, rimane il solido basamento, con perimetro discontinuo di circa 33 per 22 metri (corrispondenti a circa 120 per 80 moduli calcolati con piede osco di 0,27 cm), in pietra calcarea locale e modanatura con doppia sagoma a cuscino tipica dell’area italica.
Il percorso di visita, che prende avvio dal lato posteriore del podio (dalla scala di accesso, proseguendo frontalmente), si sviluppa in ambiente ipogeo, in parte sotto la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo e in parte sotto il cortile dell’episcopio. Va rilevato che il tempio ha orientamento opposto a quello dell’attuale Cattedrale, ma coerente con quello della prima basilica paleocristiana (V sec. ?) di cui, infatti, può vedersi l’abside.
Qui, due sarcofagi romani sono stati riutilizzati per sepolture cristiane, probabilmente vescovi (la tradizione vuole uno riferito al vescovo Benedetto, primo presule della chiesa isernina, fine del VI sec.).
Tornando indietro verso il punto di accesso, si può notare parte del basolato originale, composto da ampi lastroni squadrati. Va detto che il piano stradale si è progressivamente alzato per effetto dei tanti terremoti distruttivi, che in più occasioni, hanno funestato la città. Avendo sulla sinistra il lato lungo del podio (qui privo della doppia sagoma a cuscino, sulla destra è possibile vedere un ambiente ipogeo (forse il donatium del tempio). Si notino gli elementi in pietra appartenenti al coronamento del tempio, crollati e lasciati così come rinvenuti in fase di scavo archeologico; da notare, altresì, le decorazioni policrome, con colori particolarmente brillanti.
Proseguendo, incontriamo il podio del secondo tempio, di epoca successiva – seconda metà del I sec. a. C. – e probabilmente dedicato al divo Cesare. Il tempio, più evoluto, è perfettamente orientato secondo l’asse nord-sud, e per questo non coincidente con il tempio maggiore. La visita si completa con il lato anteriore del tempio maggiore (proseguendo oltre la galleria). Considerando la naturale pendenza dei luoghi, a colmare la differenza di quota – circa 4 metri – tra la parte anteriore e quella posteriore del tempio, va immaginata una doppia scala di accesso, probabilmente intervallata da un pianerottolo di sosta, che ospitava l’ara sacrificale.
ORARIO VISITE
dal mercoledì alla domenica: 10.00-12.00 e 16.00-18.00 (più eventuali aperture straordinarie)
Ingresso gratuito
Info:Ufficio Cultura tel. 0865.449282; e-mail: cultura@comune.isernia.it
Fonte: “Tempio della colonia latina di Aesernia” di Gabriele Venditti – brochure dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Isernia
Museo nazionale di Santa Maria delle Monache:
mostra ‘Isernia–La Pineta, un accampamento più antico di 700.000 anni
tutti i giorni ore 8.30-19.00, tel. e fax 0865.415179
Area di scavo del villaggio paleolitico in località La Pineta
lunedì-venerdì ore 8–19
sabato e domenica su prenotazione tel. 0865.413526
Centro storico:
– la Fontana Fraterna
– il Museo Civico
– la Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo
– gli Scavi della Cattedrale di Isernia
– la chiesa di San Francesco
– la chiesa di Santa Chiara
– la chiesa di Sant’Antonio
– il Palazzo San Francesco (sede municipale)
– il monumento ai Caduti
– i vicoli
– MACI – Museo di Arte Contemporanea
– Santuario dei SS. Cosma e Damiano